domenica 24 maggio 2009

Ginger Rogers e Fred Astaire: a passo di danza verso la gloria


Non si può tracciare una storia del musical senza che il pensiero voli diretto a quella che è considerata la coppia più famosa del cinema americano: Ginger Rogers e Fred Astaire, i due ballerini che insieme alimentarono la leggenda del cinema degli anni Trenta dando vita a film di grande successo internazionale, acclamati dal pubblico di tutti i tempi. Provenienti entrambi dal vaudeville, furono ballerini, attori, cantanti e, talvolta, anche coreografi e, insieme, nei dieci film che li videro protagonisti, riuscirono a ridefinire il genere, rinnovandolo. Esecutori di una danza leggera, molto sofisticata, ironica e romantica nello stesso tempo, basata sull’abilità e sulla destrezza personali, ballarono spesso come solisti, facendo a meno del supporto del corpo di danza, cosa che, comunque, per l’epoca risultava abbastanza singolare. Le storie che li vedevano protagonisti insieme, divennero ben presto solo un pretesto per mostrare la loro bravura, sottomettendo la trama, semplice e piuttosto puerile, incentrata su un amore contrastato che alla fine trovava coronamento (torna anche qui il tema dell’happy end tipico di tutta la produzione di genere), al bisogno di mostrare la grazia con la quale riuscivano a riempire il palcoscenico, trasportando lo spettatore in una dimensione di fiaba ottenuta solo attraverso l’esecuzione perfetta del numero rappresentato. Pochi, quindi, gli artifici tecnici, le coreografie fantasmagoriche alla Berkeley, l’apparato scenico: tutto ruotava intorno ai due e alla loro teatralità. Ginger Rogers aveva debuttato nel 1933 in Gold Diggers of 1933, con la regia di Marvin Le Roy e le coreografie di Barkeley entrando, quindi, nella storia del musical dal portone principale; Fred Astaire, invece, dopo una lunga e brillante carriera in teatro insieme alla sorella Adele (I favolosi Astaire), era approdato al cinema in un film di scarso successo, La danza di Venere, e nel ’33 era stato scelto per affiancare la Rogers in un film di ambientazione esotica, Carioca, con la regia di Thornton Freeland.
Fu questo l’inizio, del tutto casuale, della leggenda: i due, infatti, rivestivano entrambi ruoli secondari e lo spettacolo non fu, poi, il successo che la casa di produzione, la RKO (a cui sia la Rogers che Fred Astaire rimasero legati per anni) aveva sperato. Eppure, il mito nacque così, da una sequenza di ballo, eseguita fronte contro fronte, che doveva essere solo una parte di un numero più vasto teso a mostrare la “nuova danza carioca” e in cui era previsto che i due ballassero solo per pochi secondi: il destino passò attraverso quei passi, eseguiti in modo assolutamente naturale e con un affiatamento pressoché inspiegabile tra due che neppure si conoscevano; e il destino volle che insieme, Fred e Ginger, entrassero nella leggenda della storia di Hollywood a passo di danza, con la medesima grazia e leggerezza con la quale erano entrati nella storia del musical.

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